PICHETTA CELSO DI ALPINI MARIA E LUIGI DA ALBARETTO TORRE
II ALPINI
BATTAGLIONE BORGO SAN DALMAZZO
DECORATO CON MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
MOTIVAZIONE:”CON SPREZZO DEL PERICOLO SI LANCIAVA
DOVE PIÙ INTENSO FERVEVA IL COMBATTIMENTO E NOTATA UN’ARMA AUTOMATICA NEMICA
PARTICOLARMENTE MOLESTA, SI LANCIAVA D’INIZIATIVA E DA SOLO, CON MAGNIFICO
SLANCIO, RIUSCIVA AD IMPADRONIRSENE CATTURANDO IL TIRATORE. DOPO AVER DISARMATO
ED INCAMMINATO VERSO LE NOSTRE LINEE IL PRIGIONIERO RIPRENDEVA IL
COMBATTIMENTO. MAGNIFICO ESEMPIO DI VOLONTA’, DECISIONE E CORAGGIO – KULAKOWKA
(RUSSIA) 6 OTTOBRE 1942
Palmina Sobrero, la nonnina andata avanti a 100
anni, visse la sua infanzia e giovinezza alla “Cascina Squarciagerbido” di
Arguello come territorio comunale ma sotto Albaretto come Parrocchia. In questa
cascina lavorò Celso, come manovale. Palmina ricordò che Celsin era un uomo
senza paura e grande lavoratore. Prima di partire soldato si era distinto nel
salvare, in alcune occasioni, gli uomini dalle rappresaglie dei nazifascisti.
Quando tornava in licenza, anziché starsene tranquillo, andava ad aiutare in cascina
e raccontava delle sue peripezie di guerra. Racconti che continuò a confidare a
Palmina,agli amici Gioanin Promio e al figlio Renzo. Dalla Russia oltre alla
medaglia d’argento al Valor militare portò a casa tanti ricordi e un diario in
cui aveva annotato i nomi dei paesi. Lo prestò a una insegnante che voleva
mostrarlo agli allievi ma dopo il trasferimento da Albaretto Torre non glielo
riconsegnò.
PROMIO RENZO
<Celsin Pichetta fu decorato con la medaglia
d’argento al Valor Militare. Non raccontava volentieri delle sue esperienze in
guerra, ma io insistevo elo facevo narrare. Diceva che gli erano tornati utili
i Santini della Madonna che aveva conservato nel portafogli. Quando arrivava
presso qualche “isba”, alle donne che impaurite si nascondevano e cacciavano i
soldati, lui mostrava e donava un’immaginetta. Queste si “scioglievano” e
tiravano fuori qualcosa! Una Patata, un pezzo di lardo o un po’ di miele.>
Contadino FFAA Regie DIV ALPINA CUNEENSE
2^ RGT
URSS il 31/01/1943
Quando partirono dalla stazione di Cuneo lo vide molto spaventato su di una tradotta, poi arrivati in furono destinati in reparti diversi e non si trovarono più!
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