mercoledì 13 settembre 2023

 ROSANI MARIO SCALETTA UZZONE 1929

RICORDI DELLA GUERRA

https://youtu.be/QWeMwNMgOJw  Mio fratello Angelo


                    

https://youtu.be/sieAUmH_ynE   Mio padre nel 1940 

  





ROSANI RICCARDO 1894 Cavaliere di Vittorio Veneto
Reduce della prigionia





 Nel 1940 mio padre fu richiamato soldato e come Alpino andò a Ceva. Papà del 1894 era già stato preso prigioniero e costretto per tre anni a lavorare nei Carpazi.

Io avevo 11 anni e aiutavo la mamma all’osteria del paese e accudivo le quattro bestie che avevamo nella stalla e andavo al pascolo. Mio padre allevava vitelli per poi rivenderli a Robino che aveva la macelleria a Cortemilia.

Avevo l’aiuto di mio zio Giovanni, ma lui e la sua famiglia avevano la loro stalla e la campagna a cui badare.

DA RAGAZZINO

Una volta, stanco per il lavoro e sentendo che al campo gli amici giocavano al Balon, per fare presto gettai il Bazo (bastone per i secchi dell’acqua) col quale andavo a prendere l’acqua a 100 metri, per abbeverare le bestie, e per far prima presi un secchio o due di “picheta” (vino leggero) e lo somministrai ai vitelli. Questi cominciarono a “bramé” muggire e saltare come impazziti. Meno male che arrivò zio Giovanni e mi aiutò a calmarli!

 

 


 

 

 

ROSANI ANGELO DI Sugliano Fiorina e Riccardo

 CASTELLETTO UZZONE  il 21/03/1924

Contadino

Ucciso da raffica nazifascista CASTELLETTO UZZONE  il 31/05/1944

Mio fratello Angelo era stato assunto dall’impiegata di Posta per andare a portare le notifiche dei sussidi che davano alle famiglie dei militari. Quel giorno di fine Maggio lui si trovava nell’ufficio postale e fu ucciso  da una raffica dei nazifascisti arrivati con un autobus per sterminare i partigiani.

LO TROVÒ LA MAMMA

Quando i nazifascisti se ne andarono, la mamma andò all’ufficio postale e trovò mio fratello Angelo morto. Sia la mamma che il papà furono distrutti dalla morte di mio fratello, ma nonostante il grande dolore, ebbero entrambi una lunga vita. Andarono Avanti ultranovantenni.

Precedentemente avevano minato tre punti dello stradone tra Castelletto Uzzone, Scaletta e Cortemilia. Le fecero saltare tutte .

Quando arrivarono con il pullman nel 1944 avevano percorso la statale 29 e poi avevano risalito la valle a piedi, ma i partigiani erano sulle colline!


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