venerdì 24 novembre 2023

MO SESTO LEQUIO BERRIA 1934

 


          ALLERINO ALDA E MO SESTO 

                    LEQUIO BERRIA 





Pagliero Giovanni e Margherita

        (nonni Materni di ALLERINO MO ALDA)

Allerino Alda, moglie di Sesto Mo, di Lequio Berria ha ricordato che suo padre, del 1900, si arruolò volontario   a 16 anni per combattere nella Guerra Europea,  ma fu, dopo poco tempo, congedato perché il fratello Giuseppe, del 1895 morì il 14 Dicembre 1916 in seguito alle ferite riportate in combattimento. Con il marito Sesto si recarono a Redipuglia e trovarono il nome dello zio Giuseppe e pregarono per lui nel Sacrario. Onore all’Alpino Giuseppe Allerino e al fratello che avrebbe voluto rendere un grande Servizio alla Patria. Grazie ad Alda e Sesto che hanno tenuta viva la Memoria dei loro congiunti Caduti per la Patria.



                                         MO SESTO RICORDA;





MAMMA TAPPA GIUSEPPINA

Papà Pietro

           famiglia MO 

      (disegno LUIGI CARBONE)     Cascina MO ora abitazione di Sesto e Alda

MO GIOVANNI DI TAPPA GIUSEPPINA E DI PIETRO

NATO A LEQUIO BERRIA 26 GENNAIO 1922

CONTADINO

FF AA REGIE

SOLDATO PRIGIONIERO

DIV. ALPINA CUNEENSE II Rgt.

DECEDUTO il 23 MARZO 1944

MO SESTO < Giovanni della leva del 1922, mio fratello, fu dichiarato Disperso nei fatti d’armi della Russia nel Marzo 1943.

Alla famiglia non fu comunicato il “Mortorio” (lettera che annunciava la morte del militare) bensì fu dato DISPERSO, ma siccome a quei tempi era vicino di casa il Sergente Noè Mario che ritornò dalla guerra di Russia, si ebbero da lui le tragiche notizie.

Il Sergente tornò a casa enormemente provato nel fisico e con negli occhi tutti quei giovani morti ai quali non poté prestare aiuto e dovette provare un ulteriore grande dolore nel comunicare alle famiglie che aveva visto per l’ultima volta i loro figli. Tra questi, disse di avere visto morto anche Giovanni. La mia mamma Giuseppina, in fondo al cuore tenne sempre la speranza di vederlo tornare.

Il Sergente Noè impiegò molto tempo a riprendersi dalle sofferenze, anche perché lui e la sua famiglia subirono la perdita di un altro fratello e figlio che non tornò dalla Guerra di Russia.


IL 12 Febbraio del 1945, i nazifascisti arrivarono a Tre Cunei e cominciarono a sparare. In quel giorno uccisero

CAPELLO LUCIA di PAOLO CERESOLE D'ALBA (CN/I) il 07/02/1902

Insegnante CVL X DIV LANGHE 21^ BRG G. ALESSANDRIA

LEQUIO BERRIA (CN/I) il 12/02/1945

CAPRA ATTILIO di GIOVANNI DIANO D'ALBA (CN/I) il 28/09/1923

Operaio CVL X DIV LANGHE 21^ BRG G. ALESSANDRIA

LEQUIO BERRIA (CN/I) il 12/02/1945

 

GIACOSA NATALE di LUIGI ALBA (CN/I) il 06/12/1925

Contadino CVL X DIV LANGHE 21^ BRG G. ALESSANDRIA

 LEQUIO BERRIA (CN/I) il 12/02/1945

 

MORANDO CELESTINO di GIOVANNI ALBA (CN/I) il 21/07/1917

Operaio CVL X DIV LANGHE 21^ BRG G. ALESSANDRIA

CAPOCANTONIERE.

LEQUIO BERRIA (CN/I) il 12/02/1945

 

NEGRO MICHELE DI EDOARDO ALBA (CN/I) il 12/08/1926

Operaio CVL X DIV LANGHE 21^ BRG G. ALESSANDRIA

LEQUIO BERRIA (CN/I) il 12/02/1945

 

OSCHIRI CARLO DI EGIDIO PEZZOLO VALLE UZZONE (CN/I) il 14/01/1922

Contadino CVL X DIV LANGHE 21^ BRG G. ALESSANDRIA

LEQUIO BERRIA (CN/I) il 12/02/1945

Noi eravamo radunati in casa e ci accingevamo a fare pranzo. Eravamo Mamma, Papà, io mio fratello Aldo,

Sentimmo sparare e vedemmo che nella strada che da Tre Cunei porta da “Ceron” vedemmo i “bafumet” vortici di polvere formati dai proiettili.

I militi della “repubblica” avendo saputo che il giorno precedente i Partigiani avevano ricevuto un Lancio vennero per effettuare una retata.

Mi pare di ricordare che fosse un giorno festivo e si seppe che erano arrivati da Gazola, dove vi erano i Partigiani e vi era stata la sparatoria. In famiglia fummo tutti preoccupati e pensammo subito al fratello Celeste Partigiano del 1926 che era anche lì da Gazola.

MO  CELESTE 13/06/1926  LEQUIO BERRIA 

CONTADINO 

Nome di battaglia TOPOLINO 

 PARTIGIANO 6° DIV GARIBALDI

16° BRG GARIBALDI Dal 01/12/1944 Al 08/06/1945

PARTIGIANO Dal 01/12/1944 Al 08/06/1945

Celeste poi raccontò che quando sentirono sparare, presi alla sprovvista, non essendo pronti ad affrontare i fascisti, scapparono. Chi scelse di scappare verso la vallata a sx dei Tre Cunei furono uccisi perchè visibili dalla strada, gli altri come lui che fuggirono nella vallata che guarda Arguello si salvarono .

 


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