lunedì 14 ottobre 2024

EIRALE GIUSEPPE BORGOMALE 1921

 


 


EIRALE GIUSEPPE “PINOTO”

https://youtu.be/7Zl8PilCEMo    

INTERVISTA 7 LUGLIO 2017

BORGOMALE ”VILLAIO” della leva del 1921, dice che di nove coscritti è rimasto solo lui.

<La mIa fortuna fu nell’essere risultato “rivedibile” alla Visita di Leva. Altrimenti ”sarìa co partì mì pèr rà Russia” (Sarei partito anch’io per la Russia). Così partii soldato con un anno di ritardo e fui arruolato nella Guardia di Frontiera. Ero al confine con la Francia, presso un Forte con altri 15 compagni a effettuare il Servizio di guardia. Intanto che eravamo lassù, avvenne “ro sbandamènt”(lo sbandamento dell’8 settembre) e scendemmo, prima a Sant’Anna di Vinadio e poi a Borgo San Dalmazzo. Prendemmo il treno ma quando fummo a Cuneo trovammo già i tedeschi che arrestavano i militari. Mi nascosi nella zona W.C. del treno e attesi che il treno ripartisse. Rimasi nascosto con altri 7/8 militari della zona di Alba trattenendo il fiato e sperando di non essere individuati. Quando il treno a tarda notte si mosse fummo più tranquilli! Scesi a Mussotto dove avevo una zia e mi feci dare degli abiti borghesi, quindi mi avviai per raggiungere Borgomale. Dei miei compagni qualcuno andò in Alba , fu arrestato dai tedeschi  e deportato in Germania. Due di questi morirono in prigionia.

Giunto a casa, scelsi di non andare con i Partigiani e di aiutare la famiglia. Non fu facile poiché bisognava continuamente nascondersi per evitare di essere presi dai nazifascisti che effettuavano rastrellamenti alla ricerca di “ribelli” e giovani in età di leva o come me ”Disertori”.

Ricordo che un giorno andai con la famiglia a lavorare in una “Riva” sotto casa, quando fu Mezzogiorno i genitori e la sorella tornarono a casa. Attesi che la sorella venisse ad avvisarmi se tutto era tranquillo, poiché avevamo notato che nel nostro cortile vi erano i fascisti che con il cannocchiale osservavano alla ricerca di Partigiani. Dopo un po’ la sorella venne ad avvisarmi che se ne erano andati e quindi potevo tornare a casa. Quando fui alla cima del pendio per entrare nel cortile vidi un tedesco che attraversava  e veniva nella mia direzione per piazzare la mitraglia, fui sorpreso ma continuai e andai dove avevo un mucchio di letame e presi a caricare la carriola. Sentii lo sguardo del militare ma non mi voltai e procedetti nel lavoro. Il tedesco non mi disse nulla e dopo un po’ se ne andò. “se antèss momènt là rèisso sagname r’avrìo troamne manch na stissa!”( Se in quel momento mi avessero prelevato il sangue non ne avrebbero trovato una goccia).

Un’altra volta, io e due miei compagni fummo avvisati che stavano arrivando i Repubblichini e tedeschi “mèscià”(mischiati,insieme). Era l’ultimo giorno di Carnevale e con i compagni al mattino avevamo aiutato il vicino di casa a “massé èr crin”, già pregustavamo la festa che sarebbe seguita all’uccisione del maiale, e invece dovemmo nasconderci. Ci eravamo costruiti un nascondiglio che aveva delle feritoie nel muro posto sulla strada e così potevamo vedere l’arrivo della colonna. I repubblichini avevano una fisarmonica e fecero festa proprio dal vicino dove avremmo dovuto essere noi a mangiare e bere. Avevamo una gran voglia di menar le mani, ma dovemmo attendere che se ne andassero per uscire e festeggiare anche un po’ noi!.>

IL PARTIGIANO “CELSO”  GANDOLFO

 PARTIGIANO GANDOLFO CELSO nome di battaglia”CELSO” BORGOMALE 22/06/1924

Meccanico Aggiustatore

ALPINO II RGT ARTIGLIERIA

PARTIGIANO 6° DIVISIONE GARIBALDI DAL 09/09/’43 AL 27/04/’44

CATTURATO A SANTO STEFANO BELBO IL 27 APRILE 1944 

DEPORTATO E DECEDUTO A GUSEN MAUTHAUSEN

PINOTO:<Ricordo che Celso era un mio vicino di casa e amico. Lui dopo l’otto Settembre andò con i Partigiani Garibaldini e mi diceva sempre di aggregarmi. SeppI che durante un’azione a Santo Stefano Belbo, Celso con un altro compagno “ran faje frègg” (li hanno freddati, uccisi).> Dalle mie ricerche ho scoperto che Celso fu catturato e deportato a Mauthausen Gusen(sotto campo terribile! Vedi racconti di Salvetti Renato).

Nessun commento:

Posta un commento