domenica 13 ottobre 2024

DOVA PEPINO 1929 CASTAGNOLE LANZE

 

Dova Pepino 1929 Castagnole Lanze

 



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 DOVA LOREDANA:

Intervista al papà Pepino: Ho chiesto a mio papà, classe 1929 di ricordare il rastrellamento del Dicembre 1944. La località Pallareto è a circa 3 Km da Castagnole e lui ogni mattina andava a prendere il latte per i suoi datori di lavoro in bicicletta; all'epoca era garzone nel calzaturificio Masengo.

PEPINO: Quel giorno andai in bicicletta a Pallareto da Rochèt a prendere il latte per Masèngh, dove lavoravo. Mi avevano realizzato un tascapane di stoffa con le bretelle,In quel modo il bottiglione non batteva contro il ferro della bicicletta  e rimaneva sulla schiena! R’ava zà sciapaine un ed pinton!( gliene avevo già rotto uno bottiglione!).

Andavo tutti i giorni poiché i Rocca avevano la mucca e vendevano il latte!

Ritornando verso Castagnole sentii fischiare dei proiettili, ma subito non pensai fossero diretti a me, avevano mitragliato “dar Brich ed Neive, da

Montobert! Quando lasciai la strada bianca ed imboccai quella asfaltata capii che avevano mitragliato me! Perché non vedendomi più aveano smesso di sparare! Comunque portai il latte a Masengo e poi andai a casa.

Era l’otto dicembre e mi dissero che erano passati i “repubblican” ed avevano cercato nelle camere e antèr guardarobe e avendo trovato i miei pantaloni e scarpe volevano sapere dov’ero, perché ero già abbastanza grande! Mia mamma disse che ero andato a Messa, ed era vero poiché ero veramente in Chiesa, andavo ancora a “sèrve Messa” ! Dopo un po’ di insistenza ci credettero e se ne andarono, senza venirmi a cercare!

Quando tornai seppi che avevano effettuato un Rastrellamento e collegai con la mitragliata che avevo sentito! I repubblichin erano già a Montobert !

Quel giorno portarono via Barba Sandro, Pierino ‘d Gianuss e parecchi altri, li rinchiusero nelle scuole del paese alto e quindi li deportarono a Torino alla Caserma di Via Asti. I Parroci di Castagnole Alto Don Bernocco e quello di San Bartolomeo Don Pavia andarono a Torino a prelevarli. Riuscirono a far rilasciare qualcuno come lo zio Sandro( il marito di magna Maria), ma altri come Pierino Gianuzzi e uno dei fratelli Benso che avevano arrestato nel “Pastino del Forno”, finirono in Germania. Nonno Serafino era del 1892 e non lo portarono via.

Di quando avevo 5 anni ricordo il Caglié Fiorin che aveva il laboratorio lì vicino a Masenta!

 

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