COGNO GIUSEPPINA SINIO D'ALBA 1925
https://youtu.be/EENKiIkp9ws I giovani Caduti nella
Campagna di Russia
"Un mio cognato del 1919 non tornò dalla Russia. Mio marito, Sappa
Luigi era del 1922 e riuscì a tornare. Ho avuto due cugini, Coccio Eligio(1918)
e Morengo Natale (Talin del 1913) e mio fratello Cogno Francesco(1919) che
furono inviati nella campagna di Russia, risultarono dispersi e non si ebbero
più notizie.
SAPPA LUIGI
Io conobbi Luigi, mio marito che ero molto giovane (giovo èd pianta). Ci
conoscemmo in Chiesa e ci piacemmo ” Soma piasisse”, io abitavo nella cascina
“Cavallo ” e lui qui in frazione "Sappe". Mio fratello era nell’Artiglieria
Alpina e partì dalla Caserma di Mondovì. Fu “disperso” e non si ebbero più
notizie. Luigi, mio marito era negli Alpini ed era a Boves.
Mio cugino fu dichiarato “Caduto” il ventidue Gennaio 1943 e mandarono in Comune la piastrina e i documenti di riconoscimento.
La storia di mio cugino “Talin” fu proprio tragica. Lui era già sposato con
mia cugina, quando fu inviato in Russia lei era incinta “a spétava”, allorchè
partorì lo comunicò al marito che ottenne una licenza di un mese . Allo scadere
della Licenza il suocero, mio zio, gli disse: < non ritornare in Russia, chi
vuoi che ti cerchi? ormai sta finendo la guerra!> Lui non se la sentì di
disertare e tornò in Russia portando dei viveri al cognato Eligio. Non
tornarono a casa né uno né l’altro. Anche il figlio di Talin che non conobbe
suo padre, morì a due anni per il “mar dèr grip”(Difterite).
MORENGO NATALINO di LORENZO
SINIO (CN/I) il 23/12/1913
Contadino FFAA Regie
DIV ALPINA CUNEENSE 1^ RGT
SOLDATO URSS il 28/01/1943
MORENGO GIUSEPPE DI STEFANO
SINIO (CN/I) il 19/02/1921
Contadino
FFAA Regie DIV ALPINA CUNEENSE
1^ RGT
SOLDATO URSS il 31/01/1943
COGNO FRANCESCO DI MAURIZIO
SINIO (CN/I) il 16/12/1919
Contadino
FFAA Regie DIV ALPINA CUNEENSE
4^ RGT ARTIGLIERIA
SOLDATO
Luogo di morte: AK BULAK
(URSS) il 30/03/1943
DESTEFANIS ELMO DI GIUSEPPE
SINIO (CN/I) il 11/01/1920
Contadino FFAA Regie
DIV ALPINA CUNEENSE 1^ RGT
SOLDATO URSS il 31/01/1943
RICORDI DELLA GUERRA
I partigiani avevano il
comando nella casa del pilone votivo e la sorella di mio marito, era più grande
e si innamorò di un partigiano. Tuttavia non lo sposò, ascoltò il fratello e la
mamma che non avevano piacere “parlasse ad un partigiano.” Un’altra triste
storia fu quella dell’uccisione delle due ragazze tedesche che abitavano in un
“ciabot” sotto il paese di Sinio. I partigiani sapendo che erano Tedesche, le
prelevarono e dopo un interrogatorio sommario le fucilarono sul posto.
I tedeschi invece erano
appostati al”Bric dèr Gall” e una volta uccisero un povero vecchietto che era
venuto a fare spesa in paese. Era anziano e camminava “tut gheub!”(ingobbito),
i Tedeschi credendo si nascondesse, gli spararono e lo uccisero.
In periodo di guerra, io avevo
15 anni e si seppe che avrebbero bombardato. Ricordo che oscurammo tutte le
finestre e spegnemmo tutte le lampade, ci intimarono di fare silenzio e di
pregare, sentimmo bombardare prima su Alba e poi anche mitragliare vicino ma ce
la cavammo con una grande paura.
Mio fratello a diciassette
anni fu mandato da mio padre a caricare del fieno con un carro trainato da un
bue, uscendo dal cortile dove abitava mia sorella più grande , il bue fece
crollare un pilastro di pietre che fece cadere mio fratello, rimase “sèc an sèr
corp!”(Morto).
Masca Cinta: quando eravamo
giovani, sia io che mia sorella, si andava alla Messa alla Chiesa di
Sant’Antonio, una sera , si era nell’imbrunire, quando fummo poco prima della
Chiesa, da un cespuglio di canne, saltarono fuori due donne di cui non si vedeva
il viso. Ci comparvero davanti e ci chiesero: < dove andate?> noi
spaventate >andiamo alla Chiesa> e queste insieme<andate andate> e
scomparvero. Si sapeva che c’era “Cinta” che lavorava di masche e aveva la
“scopa” e non potendo passarla a nessuno tribolò tanto a morire!
Ra Masca Bolina: Luigi veniva
a “vié” e una sera tornando a casa, quando fu nei prati sotto la frazione Sappe, improvvisamente gli apparvero due “crin”(maiali) che gli dissero:<marcia!>(cammina).
Lui, pur spaventato rispose<vado vado> ,quando poi si voltò non li vide
più. Questa era la “Bolina” che abitava a Sant’Eufemia.
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