giovedì 5 ottobre 2023

BARROERO GIULIO BRA NEIVE 1915 E FRATELLI RICCARDO E MARIO

 

 

BARROERO GIULIO DI MARGHERITA E GIULIO NATO A BRA NEL 1915

IV REGGIMENTO ARTIGLIERIA ALPINA  DIV. CUNEENSE GRUPPO VAL PO

            ADELE              GIULIO BARROERO



2° da sx Prof. Emanuele Bormida 

3° da sx Dott. Pizzigalli Amabile 

4° Prof.sa Pizzigalli Anna Madrina del Gruppo di Neive

5° Alpino Pastura Gennaro

6° Sergente Barroero Giulio Medaglia d'oro al V.M.

Partecipò ai fatti di Guerra sul Fronte occidentale(Francia), dello scacchiere Greco Albanese e sul Fronte russo dove soffrì la Prigionia e si ammalò di “Tracoma “

Il SERGENTE BARROERO GIULIO raccontò due ricordi della “ritirata” di Russia che furono inseriti a pag. 34 del volume “RUSSIA 1942 1943 LA PAROLA AI REDUCI PER NON DIMENTICARE” A CURA DI ROMANO MARENGO ED. L’ARTIGIANA (ALBA 2002)

Non sto a soffermarmi sulle indicibili sofferenze patite durante la ritirata ma narrerò solamente due episodi che ritengo particolarmente significativi circa la mia avventura in terra di Russia.

Una volta durante la ritirata, in uno dei rari momenti di quiete, dissi alla mia squadra della quale ero Sergente, che avrei cucinato io. Vicino ad un capanno accesi un fuoco e gettai nella pentola della neve a sciogliere, quindi mi misi alla ricerca di radici od altri vegetali per insaporire un po’ l’acqua calda. Purtroppo dopo vane ricerche non riuscii a trovare nulla. La fortuna però mi venne in soccorso perché scavando nella neve, trovai dello sterco secco di mulo che buttai nell’acqua bollente senza dir nulla a nessuno. Dopo che tutti ebbero ingerito tale brodaglia, informai i miei amici circa la composizione del pranzo servito e nonostante le sofferenze e le preoccupazioni che avevamo scoppiammo dal ridere fino alle lacrime,

Il secondo episodio, riguarda mio fratello (Riccardo) più giovane di me , anch’egli inviato sul fronte russo. Allora ero accampato nei pressi di Podgornoje e a tutti i militari che incontravo chiedevo notizie circa la Compagnia di mio fratello, finchè finalmente seppi da un suo commilitone che si trovava a circa tre giorni di cammino. Poiché volevo vederlo a tutti i costi, avendo saputo da quel tale che si trovava in uno stato di salute molto precario, costruii con delle assi di legno dei plantari per non sprofondare nella neve e mi misi in marcia. Dopo tre giorni di lungo e faticoso cammino arrivai all’accampamento dove si trovava mio fratello e lo trovai in uno stato pietoso, denutrito, con la febbre altissima che lo faceva delirare. Il medico che  lo assisteva mi comunicò subito che non c’era più nulla da fare. In uno dei rari momenti di lucidità mi riconobbe e si mise a piangere come un bambino, pregandomi di stargli vicino. Rimase così stretto tra le mie braccia fino all’ultimo. Poco prima di morire, nel delirio mi disse: <Giulio non vedi quella bella signora che mi viene incontro? È la Madonna> Subito dopo spirò. Io ho sempre pensato che quella fosse la nostra mamma che nel momento estremo per mio fratello e così straziante per me volle venirci, seppure solo in una visione , a trovare. Con le mie mani costruii una rudimentale bara cercando di dare una dignitosa sepoltura a mio fratello, morto così lontano da casa in quei luoghi tanto freddi ed ostili. Quando dopo mille peripezie finalmente tornai a casa,  mia mamma non mi riconobbe più. Pesavo meno di quaranta kg. E per farmi riconoscere dovetti dirle: <Mamma, guarda che sono tuo figlio Giulio> Erano ormai passati sette anni da quando ero partito da casa.


BARROERO RICCARDO DI GIULIO BRA  3/4/1921

CAPORAL  MAGGIORE PRIGIONIERO

RESIDENTE A NEIVE CARRETTIERE

DIV.ALPINA CUNEENSE II RGT

PODGORNOJE(URSS 09/04/ 1943

Fronte del Don

PODGORNOJE       18 12 1942                      

Cara Anna (madrina di guerra)

Oggi ho ricevuto la tua lettera insieme a quella della mia adorata mamma e dei miei familiari. Le vostre notizie mi rallegrano e mi distolgono un pochino dai miei neri pensieri. Però anch’io, nonostante tutto, al presente sto benino.

Mi complimento per il tuo esame. Il mio invece me lo danno qui giorno e notte e ogni tanto mi tocca fare anche quello di coscienza…..

E a Neive come va? Spero bene! Non puoi immaginare quanto senta la nostalgia della mia famiglia, dei miei amici, di quel caro paese così lontano e tanto accogliente……..

Vorrei almeno farci una visitina, ritrovare i miei familiari, gli amici tanto cari che chissà dove saranno ora, ma è un’ illusione quella di ritornarci ancora, il cuore me lo dice. Speriamo però che non lo sia, altrimenti guai!Il morale è abbastanza alto nonostante al posto delle nostre magnifiche colline qui ci sia soltanto neve, neve, neve e spari, fuoco e morte! Quanti morti, troppi giovani come me che siamo costretti a lasciare sotto la neve!

Ma finiremo pure un bel giorno queste ostilità e allora cercherò di dimenticare tutto, se è possibile! Vorrei raccontarti qualcosa di questa maledetta Russia, ma ti posso dire solo, come già i ho detto che c’è solo neve, tanto tanto freddo e baccano, tanta tristezza e solitudine e tanta nostalgia! Noi siamo discretamente equipaggiati contro il freddo, ma non sempre basta. Metto la mia vita nelle mani di Dio e poi sarà quello che sarà! Altro non posso sperare. E’ il sacrificio che Dio ci chiama ad offrirgli ed io offrirò all’Azione Cattolica tutto ciò che si può chiamare sacrificio. Ti saluto tanto, cara madrina, io ti risponderò quando posso, salutami tanto Neive, la mia famiglia, tutti gli amici e ricordami nelle tue preghiere.

Con tanto affetto e tanti ringraziamenti

                                  Riccardo Barroero

Ecco la dedica che si trova nel Ricordino: Figlio affezionatissimo, lavoratore ardimentoso, d’animo lieto, di cuore sincero, ora la consolazione dei genitori e di quanti avvicinava; fu prima soldato di Cristo, fedele a tutte le pratiche di pietà, ubbidiente ed affezionato al proprio Parroco che amava qual Padre. Poi soldato della Patria , ardente ed eroico. Ferito sopportò e superò i dolori. La speranza del ritorno affiorava, quando un insidioso malanno stroncò il suo ardore. Nelle braccia del fratello Giulio, nel ricordo della mamma e dei familiari tutti, nella visione della cara Madonna sempre pregata, passò in quella Patria dove ogni sacrificio ha un premio.





BARROERO MARIO DI GIULIO BRA 3/10/1919 RES. BRA MURATORE

SOLDATO FF AA REGIE

DIV. ALPINA CUNEENSE 4° RGT ARTIGLIERIA

URSS 31 01 1943

 

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