sabato 29 luglio 2023

SECCO CARLO Arguello 1936 -28 7 2019

 


SECCO CARLO STORIE DELLA GUERRA


                                                CARLO    E                      ZIO ANSELMO

STORIE DI GUERRA

Gepin Brangero di Leviti, era del 1924. CARLO Raccontava che lo fecero ancora partire militare e andò dalle parti di Alessandria. All’otto settembre si avviò verso casa con un compagno, ma mentre procedevano per una strada di campagna giunse una “camionetta” con la mitragliatrice e cominciò a sparare. Lui si buttò in un campo di meliga e si salvò, invece il suo compagno rimase ucciso.

Il papà di Maria, invece del 1899 partì per la guerra di Libia che non aveva ancora 18 anni.

Mi ricordo di Annibale, il fratello dello zio Nando. Noi si lavorava nella vigna e lui venne a salutare perché il giorno dopo partiva.(Mossio Annibale classe 1922)nella foto con Mamma Paolina

Mio nonno (PROGLIO CARLO 8 GIUGNO 1882 MEDIO ISONZO 1917) quando fu richiamato per la Guerra del ‘15/’18 era già sposato ed aveva già mia mamma e mia nonna era in attesa della mamma di Dino. Successe che doveva venire in Licenza ma per un caso di omonimia lasciò partire un suo compagno e lui attese, ma nel frattempo fu ucciso in un combattimento.


Gepin della Cerrata, il papà di Alfonso che era del 1913 e anche lui sposato fu richiamato in guerra. Tra militare e prigionia fu lontano da casa per 10 lunghi anni. Diceva sempre: <vi auguro non abbiate figli maschi che non debbano fare il “soldato”!>

  https://youtu.be/Zzu9d4r8bGM          storie di guerra





Mi regalò una scopa di "Cravazo" e soprattutto mi rilasciò una testimonianza di Arte contadina! Cravazo(ligustro: arbusto di cui si nutrivano le crave(capre)usato dai suoi avi per realizzare scope da "era" cortile. Carlo, di suo aveva un "brevetto" per tenere insieme i ramoscelli! Nel corso della lezione mi menzionò anche il Grande "Fiori di Lequio Berria:

             Fiori Fiorentino Sibona
carradore e scultore" che gli lasciò una perla di saggezza" OSSERVA L'ARTE DI TUTTI, RICORDALA E UTILIZZALA AL BISOGNO"(Bèica j'atri a travajè, ricord'te e peu èiziè a r'abzogn!)

 PANFRON contadino visse nel ciabòt, ora rudere che si trova lungo il rio (Rian)d’Aure versante di Arguello. Padre di Prepo e nonno di Proglio Edoardo Partigiano “Doardo”

PROGLIO  EDOARDO 12/02/1923  ARGUELLO 

SOLDATO GUARDIA ALLA FRONTIERA 

Nome di battaglia “DOARDO”  10° DIV GL LANGHE 2° BRG

Prima formazione 10° DIV GL LANGHE 2° BRG Dal 28/03/1945 Al 24/04/1945

Nonno Nando(1909) mi raccontò che Panfron quando nevicava “o sè sciancava rà fioca fin’ar Brich!” (pestava la neve fino al Bricco). Solamente quando ebbe sui settant’anni si trasferì alla borgata Cantabusso con la famiglia per svolgere attività di Saroné(carradore)Mèi da bosch(falegname) e ciavatin-socré(calzolaio e risuolatore di zoccoli).

Rimase famosa la risposta che "Prepo" diede al compaesano benestante Vigioto che si lamentava per i tempi duri. -“ti et lamènti ma ‘t mangi èr boujì e mi mangg èr mèrluss!”(ti lamenti ma tu mangi il bollito(la carne) ed io il merluzzo!) per fargli capire delle difficoltà vere che incontravano lui e la sua famiglia!

CARLO SECCO: <R’an contame che d’an Cantabuss iera in Proglio, forse nonu èd Panfron, ch’o portava i cucu a vende ar mercà  a Dojane. Un ch’o rava r’ostu oi catava sèmpre e smija ch’o sia slì ch’ r’aba ciamaje d’andoa ch’o vniva e savend ch’o jera d’Arguèl o rà batzaro col dèr paiz dèr Cucu.

Mi hanno raccontato che dalla borgata Cantabusso partiva un Proglio, forse nonno di Panfron, che portava i Cucu a vendere al mercato a Dogliani. Uno che aveva l’osteria gli comprava tutto il sacco. Sembra che gli abbia chiesto da dove proveniva e sapendo che era di Arguello lo battezzò “quello del paese del Cuculo”>

https://youtu.be/TL3RQcSoi-Y      Cuculo di Arguello     

 


Nessun commento:

Posta un commento